Sin dalla sua fondazione, l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti ha riunito in sé le due culture, la scientifica e l'umanistica, non solo con l'intento di promuoverne le specifiche competenze, ma anche per svilupparne in felice simbiosi le potenzialità ulteriori: a tale esito sono legati i nomi illustri di Giulio Sandri, Emilio Morpurgo, Paulo Fambri, Antonio Favaro, Luigi De Marchi e molti altri ancora. Questa tradizione, che costituisce per noi motivo di profonda soddisfazione, in questi ultimi anni ha reso certamente più facile e, vorrei dire, quasi naturale, il progresso della ricerca e della comunicazione mediante l'acquisizione dei più moderni strumenti dell'informatica, che oggi consentono all'Istituto Veneto di operare a un livello di eccellenza. E' anche per questa ragione che ci siamo assunti volentieri il compito di pubblicare l'Atlante della Repubblica Veneta. 1790, promosso da quel Centro Interuniversitario di Studi Veneti a noi così vicino, e finanziato, totalmente per quanto attiene l'elaborazione scientifica, e parzialmente per la pubblicazione editoriale, dalla Regione del Veneto. In effetti l'Atlante si presenta a un tempo come opera di storia e di scienza, dove i due momenti necessariamente interagiscono: oltre al prodotto cartaceo, la resa multimediale delle sette principali mappe e dei numerosi link da esse derivati, nei quali si articola l'impresa, consente infatti di realizzare in termini quantomai rapidi, efficaci e oltrettutto gradevoli la trasmissione del sapere; un sapere che, nella fattispecie, è potenzialmente fruibile su più livelli (si va dallo specialista di storia sino al giovane studente) e che si propone come opera "naturalmente" in fieri, poiché a queste prime "carte-base" (fisica, ecclesiastica, politico-amministrativa, feudale, viaria, linguistica e storica), altre potranno aggiungersi, estendendo l'ambito dell'Atlante ad apporti diversi, a nuove tematiche, a prospettive dilatabili verso successive dimensioni spaziali e temporali. Vorrei dire infine che l'Istituto Veneto sente questa realizzazione come un'impresa ad esso particolarmente vicina, dal momento che sia il Direttore del CISVe, Francesco Bruni, sia l'ideatore del progetto, Giuseppe Gullino, sono suoi soci effettivi, non di rado chiamati a fornire il loro apporto alle molte attività del nostro sodalizio e, nel contempo, essi stessi suscitatori di apprezzate iniziative.
LEOPOLDO MAZZAROLLI
Presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti