1453, 5 luglio - Lecco lettera a Francesco Sforza da parte del commissario ducale del Montd di Brianza, Paolo Amiconi, sul contrabbando con la Val S. Martino da parte di abitanti di Olginate e Galbiate. Illustrissime princeps et excellentissime domine domine meo metuandissime. A dŤ tri del presente facemo la compositione cum li homini da Ulzin..., domino Johannefrancisco dal Mangano et mŤ, per ducati LX auri quali devono pagare a la Vostra Camera per le froxe de le biade et victualie per loro date hinc retro a linimici, et uni cuique ipsorum da Ulzin... detino el sacramento et li fecimo dare securtate, et zaschuno per lo suo colonello, che pi- non froxariano ne darano biade ne altro a linimici. Dapoy siamo riducti a Lecho per volere componere queli da Rippa da Galbi..., et quelli da Vallemadrera, et statim habiamo componuti quelli da Malgrate e fattoli dare ydonea securtate de non contrafare al Stato ne ali ordeni vostri in aliquo. Quelli vero da Rippa da Galbi... n• hanno voluto compositione veruna, et n• volendo loro compositione, li habiamo mandato uno comandamento penale che vengano denanze da nuy duy ad allegare et oponere perchŠ n• deba essere proceduto contra loro de le frox e de le biade et victualie hanno date a linimici, ad quale comandamento veruno de loro n• Š voluto comparere, ymo in tutto hanno desprexiato li nostri comandamenti. Avisando Vostra Signoria che fra pochi dŤ observarimo tale modo et ordine che metterimo ordine ad tutti li lochi de Montebrianza cum sicurtate et altri ordini che non se froxar... pi- in futurum per li dicti lochi. Reservato il loco da Galbi..., el quale loco et homini vivano cum tale temeritate et natura, che se dano ad intendere n• habieno veruno per Signore, e li desordini et inconvenienti fanno ogni dŤ et obedientia n• gliŠ veruna. Ricordando ad Vostra Signoria che Lanzaloto, Marsilio et Petropaulo tuti tri da Rippa et nepoti del Cazola Bazono et li fratelli da Rippa et Galeazono da Ripa cognato de Zohanne Giappano tutti questi sono li capi de li froxatori e quello che fano quant o pi- male ponno et fano fare da gli altri. Et habiando, mŤ Paulo, lassato al governo da Ulzinate Gabriel da Pioltino et Symone Maynerio, mio nepote, cum certi fanti la notte seguente che se absetamo da Ulzinate, alchuni dessi homini da Ulzinate se uniteno cum li suscritti da Rippa da Galbi... et conduxeno circha some XIJ de biada tra la bastida da Ulzin... et la canonica da Garl..., la qual biada volevano dare a linimici al guado de Lavello. Ma dicti Gabriel et Symone li fureno a loppositio, et vedendo i suscritti froxatori non potere per la dicta via dare essa biada, statim la butano in uno comballo et la passano de sopra la dicta bastida et la per forza la repoxero sopra la riva Dada ad linimici in laqua per freta, et per la causa vi daxeano dicti Gabriel et Symone, statim montano in uno comballo et animose andono dove era dicta biada per volerla tore et condure de qua dada. Ma vedendo questo Cavallino et Stefano fratelli Dada et fradelli de Pagano Dada, subito montorono in uno comballo et andono al porto de Calolzolo contra la voluntate et comandamento del suscritto Gabriel vostro comissario in Ulzinate, et feceno noticia a linimici che venesseno a tore dicta biada non obstante che Gabriel et Symone comandassero ad tuti li homini da Ulzinate che li dessero aiuto, braza, et favore, anze che li inimici zonzesero a tore dicta biada, quali homini da Ulzinate n• li prestano may orechie obedientia ne aiuto veruno, imo se redevano perchŠ li inimici conducevano via dicta biava, la quale conduxero via de dŤ chiaro, et li dicti homini da Ulzin... vel poteano obviare al loro modo. Et hijs peractis vene da me dicto Symone et trovame in Lecho dove yo era, et narome el caso tuto, dicendome che la nocte seguente voleano fare il similie. Yo la dicta nocte armay la corrabiessa et anday, mio fratello et mŤ, chi per terra chi per aqua, tuta la dicta nocte, et pur n• potemo trovare veruno, et la matina intray in Ulzinate et fece congregare tuti li homini da Ulzin..., reprehendendoli del caso ocorso, dicendogli se questa era la compositione facta cum la Illustrissima Signoria Vostra et se havevano servato al sacramento facto per essi de n• froxare ne dare victualie a linimici et che me volesseno adarme el malfatore, como unanimiter maveano promesso nella compositione haveano facta, comenzono tuti ad ridere dicendo non sapeano chel fusse. Et stando a la contexa cum loro sopravene Lanzaloto et Petropaulo da Rippa, nepoti del Cazola, cum persone circha XVI armati de partexane, gravaline, fachini et altre arme assay, et posse li dicti Lanzaloto et Petropaulo gionse Bazono da Rippa cum uno suo fratello con un altra squadra de froxatori de li de Rippa da Galbi... al numero de XX armati de lanze longe, partesane, fachini et altre arme assay, in modo che meliore partito me parse ad spizarme da loro cum bone parole, et montare in la corrobiess a et andare in Adda, aliter credo el mio partito seria stato cativo. Si che Vostra Signoria p• intendere et toccare cum le mane como passeno le cosse, ben ve ricordo che provedesse ad questi da Riva da Galbi... che quelli da Ulzin... vivariano pacificamente et cum bono governo. Ma li dicti da Galbi... li conduceno le biade fr a LX armati a la volta, per fin ad Ulzin..., et lŤ gli fanno la spalla per fin lano data a linimici, et essi da Ulzin... vedendose la spalla grande, le biade esserle conducte a casa et in comballi, et il guadagno grande, scapuzano et la dano ad linimici, c he n• fariano se questo n• fosse. Et n• stano qual sacramento ne securtate habieno data, ne fatta, et se bene io volesse procedere contra la securtate n• posso perchŠ sono securtate fra loro cioŠ luno per laltro. Ma che podesse provedere et punire li suscritti Cavalino et Stefano frateli de Pagano Dada, quali sono capi de ogni male et che se intendeno cum quelli da Rippa da Galbi..., certo per la mia Iurisdicione n• se dariano victualie a linimici, perchŠ in ogni altro loco habiamo opportunamente proveduto. Piaza ad Vostra Signoria farli quella provisione che pi- gli piacer... et parer.... Ex burgo Leuci die quinto Jullij 1453 Vestre Illustrissime domine domine fidelis servitor Paulus Amiconus