1462, 16 agosto - Garlate Illustrissime et excellentissime domine singularissime Heri essendo venuto qui a questo loco de Garlà, per certe facende, me disse uno mio cogniato, che vegniendo lui de le parte de la Valle Sanctomartino una sua amita che habita in Cesano gli disse como uno homo era morto di morbo in Pontita, et che pegiore ge n'era de infermi contacti desso male, per tanto per chè me pare che a quella vostra terra di Lecho concovieno giente di qua e di là che intreno senza altro rispecto. Seria bene la Signoria Vostra scrivesse al Podestà li stesse solicito et ..... che niuno intrasse, se ṇ se sà bene chi siano et dove venenano, parendo cossa ala prefata Signoria Vostra ala qual continuamente me recomando. Data Garlate die XVI augusti 1462 Avisay ancora la prefata Signoria Vostra che questa setimana passata ..... veneno giente de Valsaxina et de territorio de Lecho, de la parte de Romagnia, quali statuim verreno in Lecho. Eiusdem d.V. fidelis Antonius Stanilia leucensis Indirizzata a : Francesco I Sforza A.S.M: F.Sforz., cart.int., cart.673 fotocopia in A.P.Ol.: ME-ST\X, cart.7