1493, 30 ottobre - Vimercate Il Capitano della Martesana, Alberto Marliano, relazione al giovane duca Giovanni Galeazzo Maria Sforza e al suo segretario Bartolomeo Calchi, in merito alla rissa accaduta davanti alla chiesa del Lavello fra abitanti della Val S. Martino e quelli di O lginate. Illustrissime et excellentissime princeps et domine domine metuendissime Per satisfare a Vostra Excellentia circha quello mha scrito a supplicatione de Antonio de Moioli et consorti Bergamaschi dela Valle de Sancto Martino per una de dŤ 24 del presente, signata B. Chalchus, in chiarirla per mye litere comme Š passato esso f acto de che se fa mentione in essa supplicatione, et intereo supraseda de procedere per XV giorni contro essi Bergamaschi ref. Adviso quello como esso facto secondo intendo Š passato in questo modo, zoŠ che cellebrandose una messa nova ala chiesia de Madonna Sancta Maria da Lavello ultra Adda, dove gli era andato molte persone del dominio dela prelibata Vostra Excellentia et c osŤ de dicta Valle Sancto Martino Bergamasche, comme se solle andare a simile Messe et questo delo meise de augusto passato, pare che tra alchuni da Olzinate del Montebrianza et alchun altri de dicta Valle Bergamaschi, fosse facto certa rixa dove f• pe rcosso uno fameglio de Pedro de Adda dessa terra de Olzinate, pure foreno intermediati et separati senza altro malle. Deinde pare che, in esso giorno circha la bashora, essendo Marcollo Scachabarozo et molti altri dessa terra et del dominio dela prelibata Vostra Excellentia in uno naveto per venire di qua, che ala rippa desso fiume de Adda gli supravenesse uno Antonio fiolo de Jacobo Bonayto, uno fiolo de Martino Canpana, et uno fiolo de Jacobo Barecheto armati de una zaveta, spate et pugnali, et domansasseno a quelli erano in dicto naveto, se havevano deli pessi che ne aconparebeno, et gli respoxero che n• nhaveva no, et essi gli richiestano venesseno fora del naveto che gli vollevano parlare, et essendo eusito uno Thomaso di Porri, che naveva la cura desso naveto con un altro Ambroxo dicto el Soldato, et essendo a parlamento con essi Bergamaschi, pare che dicto fiolo de Jacobo Barecheto con la spata evaginata volesse intrare in dicto naveto per volere offendere a dicto Marcolo Scachabarozo, et gli fo vetorto, et cosŤ pervenessero a rixa, et insultasseno dicto Marcollo, et con dicte arme e prede emanassero co ntro dicto Marcolo e altri erano in esso naveto, et cossŤ tragando ne percoseno de pi- percussione chi sopra lo capo e chi sopra la persona, chi con sangue e chi n• et che gli sopravenesse dicto Antonio Moyolo con uno suo fiolo, armati de spate e pugna li et prede in mane, et etiam molte altre persone de dicta Valle similiter armate con zavete spate et partexane, cridando vialo vialo carne carne e marco marco, et sonando la campana de dicta chiexia a martello, in modo che se gli accumal• de le person e circha duecento tuti armati e uniti insultando e tragando con dicte prede e arme verso queli erano in dicto naveto, et de altri gli erano pervenuti in subsidio, et (cercando) ut creditur, de amazarli secondo dicono essi de Olzinate che conducevano di cto naveto, che sorno stati examinati sopra la vertentia producta per lo Consilio dessa terra contra dicti Bergamaschi, et cossŤ sopra dicta vertentia et judicij receputi da essi homini proceduto et procedo contro essi in formarli la causa et procedere contra dessi per punirli, azi• gli sia exemplo de absternisse una altra fiado, si che secondo ho inteso essere proceduto et successo dicto facto. Ne fazo notizia ala prelibata Vostra Excellentia, certificandola per• che li percossi sono tuti liberati desse percussioni et nyuno Š periculato, ala quale me ricomando. Ex Vicomercato die 30 octobris 1493 E. J. d. V. fidelissimus servitor Albertus Marlianus Martexane Capitaneus