1591 30 novembre Molto Reverendo Signore Con l'occasione della visita che V.S. farà in cotesto suo Vicariato desidero che nel visitare la parochiale de Lorentino, visita anco la Scola che è in quella parochiale et veda minutamente i conti administratione, et in che si spendano i redditi di quella Scola, venendo io informato che vanno in sinistro, et quando trova qualche fraude o inganno nelli amministratori, che non credo, non manchi di mutarli, havendo l'occhio che quelli confratelli nel elergene di nuovo propongano persone pie adatti a simile impresa che in questa le ne dò opportuna facultà et anco di potere constrengere servatis servandis ogni debitore di detta Scola alla intiera sodisfatione. Intendo poi che un Laurentio d'Amigò di Caloltio vive molti giorni sonno in concubinato con una N. tenendola in casa con gran scandalo delli proprij figlioli et di quel populo, et pure viene tollerato, cosa che mi spiace grandemente: onde non mancarà V.S. subito di trasferirsi ivi et fare ogni buono officio, acciò la mandi via, avvertendolo che in caso de renitentia si procederà contra di lui con pene, et censure et altri termini che puoco li piaceranno, et di quanto haverà V.S. operato mene dia subito avviso, per puoter provedere anco per salute dell'anime loro; et il Signor Dio la preservi. Di Milano li 30 novembre 1591 D.V.S. come fratello amorevole A. Seneca Vicario Generale Indirizzata al prevosto di Olginate aggiunto da altra mano: per la Scola di Lorentino et il Baione concubinario A.P.Ol.: P-P/II, cart.5 n°325