1594 27 APRILE I RETTORI DI BERGAMO NON PERMETTONO CHE LE FAMIGLIE DI CARENNO IMPLICATE NELLA RISSA AVVENUTA IN CHIESA SI RECHINO A MILANO PER ESSERE GIUDICATE DAL TRIBUNALE ECCLESIASTICO. P-P/IV TRASCRITTO CARENNO - LITIGI - AUTORIT+ CIVILI BERGAMO ITALIANO PARROCCHIA DI CARENNO LE PARROCCHIE DELLA PIEVE ARCH. PARR. OLG. 1594 27 aprile. Lettera dei Rettori di Bergamo con ordine alle persone coinvolte nella rissa di non presentarsi davanti al Vicario foraneo per rispondere di questo fatto. ************************************** Havendo noi veduta una citatione fatta a voi infrascritti sotto nome del molto reverendo vicario Archiepiscopale di Milano, per la quale, pare che siete citati a comparere personalmente devanti esso Reverendo Vicario, per causa, et occasione di certa riss Da Bergomi 1594 die 27 aprilis "Li nomi di quelli a quali deve essere intimato per caduno officiale della Valle;" "Martino, et Martino padre et figlio de Caresano; Pavolo Valsichi; Rocho Fontana; Jacomo Castelleto; Sebastiano Padovano, tutti del loco de Careno" Subscriptus Johannes Maria Sorestus notari et coadiutor Cancellarius pretoriae signatij sigilo Sancti Marcij "sul retro; Mandatum illorum de Careno 1594" A.P.Ol.: P-P/IV cart.1 n° 398 1594, 9 e 21 maggio altre due lettere del vicario generale sull'argomento Molto reverendo signore Da un altra mia V. S. haverà inteso la risolutione che si è presa sopra il particulare de quelli de Careno che è ch'ella sopraseda nel precedere contra quello adultero, contro il quale se designava procedere se non per la causa del tumulto comesso in chie clarissimi signori doveranno contentarsi che la chiesa si possa vendicar del ingiuria fattali, mi piace però che V.S. mi raguagli come per un'altra mia ho scritto, et anco di quel di più che intenderà dal Curato per l'andata sua a Bergamo. Conchè offerren Conchè offerrendomi le supplico dal Signor Dio abundante gratia. Di Milano li 9 maggio 1594 Di Milano li 9 maggio 1594 D. V. S. come fratello amorevole Antonio Seneca Vicario Generale Molto Rev.do Signor. Col mezzo et opera de V. R. mi contentai di assolvere dalla scomunica quelli che fecero quel tumulto con armi in chiesa, et perdonarli ancora la colpa grave per le cause che lei sà, et restava di procedere all'altra parte forsi manco meritevole di perdono Di Milano lì 21 di maggio 1594 Di V. R. come fratello amorevole Antonio Seneca Vicario Generale Indirizzata: Al molto Rev. Sig. come fratello il signor prevosto di Olginate Vicario foraneo della Val S. Martino A.P.Ol.: P-P/IV cart.1 n°397 1594, 7 agosto, minuta del prevosto Antonio Maria Vimercati Faccio fede io infrascritto come nella filza delle lettere Archiepiscopali quale stà apreso di me fra le altre, una se ne ritrova del tenore infrascritto videlicet: Molto Rev. Signor con questa dò facultà a V.S. d'asolvere quelle persone di Careno per parte de Martino, che commisero quello scandalo nella chiesa de detto luogo, dandoli penitenza di dimandare, tutti uniti, perdono al populo publicamente del scandalo da Da Milano il 27 aprile 1594 sottoscritta - D.V.S. come fratello amorevole Antonio Seneca Vicario Generale a tergo - Al molto Rev. Sig. come fratello il prevosto de Olginate Le quale lettere furono da me sudeto, et infrascritto preposto, eseguite adì 9 magio con penitenza come di sopra, et de dire 5 pater et tante ave marie tutti i veneri et mercore sino a S.Pedro proximo et in fedi di mio ho scritto la presente di mio propri A.P.Ol.: P-P/IV cart.1 n°397 1594, APRILE-AGOSTO CARTEGGIO CON LA CURIA RELATIVO AD UNA RISSA SCOPPIATA NELLA CHIESA DI S. PIETRO TRA DUE FAMIGLIE RIVALI DI CARENNO. AI LITIGANDI VERR+ TOLTA LA SCOMUNICA SOLO DOPO UNA PUBBLICA PENITENZA P-P/IV TRASCRITTO - 4 DOCUMENTI LITIGI MILANO - OLGINATE ITALIANO PARROCCHIA DI CARENNO LE PARROCCHIE DELLA PIEVE ARCH. PARR. OLG. 1594, 27 aprile, il vicario generale dell'arcivescovo di Milano, Antonio Seneca, scrive al vicario foraneo della pieve di Olginate, Giovanni Antonio Maria Vimercati, incaricandolo di assolvere le persone di Carenno coinvolte nella rissa scoppiata nella ch ************************************** Molto Reverendo Signore Con questa dò facultà a Vostra Signoria d'assolvere quelle persone di Careno, per la parte di Martino, che commisero quello scandalo nella chiesa de detto luogo dandoli penitentia di dimandare, tutti uniti, perdono al popolo publicamente del scandalo datt Da Milano lì 27 aprile 1594 Di Vostra Signoria come fratello amorevole Antonio Seneca Vicario Generale. (una postilla aggiunta dal prevosto Vimercati dice: Adì 9 magio 1594 sono statti assolute tutte le sudette persone per la parte de Martino da me preposto delegato sudetto con 5 pater et 5 avemarie tutti i mercori et veneri sino a Santo Pedro. A.P.Ol.: P-P/IV, cart.1 n°397